Quante volte vi siete riproposti di investire in tecnologie digitali ed innovare la vostra azienda?
Probabilmente molte! Tuttavia spesso si è portati a pensare che investimenti di questo tipo siano rischiosi e difficilmente sostenibili nel tempo.
A tal proposito la finanza agevolata rappresenta un valido alleato per tutte le pmi e le startup che scelgono di avviare un processo di innovazione digitale.
Per questo oggi vediamo insieme a quali agevolazioni possono accedere le startup e le pmi italiane che vogliono avviare tale processo e come noi di MiFinanzio offriamo il nostro supporto per accedere a tali contributi.
Cosa si intende per innovazione digitale?
L’innovazione digitale rappresenta l’introduzione di tecnologie avanzate in diversi ambiti dell’economia e della società per migliorare l’efficienza, la produttività, la qualità dei servizi e la user experience.
In altre parole, l’innovazione digitale è un processo che consente di creare valore aggiunto attraverso l’applicazione di tecnologie digitali all’interno di processi e servizi esistenti, o tramite la creazione di nuovi prodotti e servizi.
La relazione tra innovazione digitale e finanza agevolata è molto stretta poiché spesso l’adozione di tecnologie digitali richiede investimenti significativi, soprattutto per le piccole e medie imprese, che rappresentano la maggioranza del tessuto produttivo.
La finanza agevolata può quindi rappresentare un’opportunità per le imprese di ottenere le risorse finanziarie necessarie per investire in innovazione digitale e rimanere competitive sul mercato.
La buona notizia è che ad oggi in Italia sono presenti una serie di misure che incentivano il processo di innovazione digitale come ad esempio specifici bandi per messi a disposizione dal governo, dalle regioni e dalle Camere di Commercio.
Per questo oggi vediamo insieme due tipologie di agevolazioni nazionali e le misure messe a disposizione delle Camere di Commercio.
Tipologie di agevolazioni fiscali per progetti di innovazione digitale in Italia
Agevolazioni nazionali
A livello nazionale, la misura più importante è rappresentata dal Piano di Transizione 4.0.
Questo presenta una dotazione finanziaria di ben 13,381 miliardi di euro ed ha l’obiettivo di sostenere la trasformazione digitale delle imprese incentivando gli investimenti privati in beni e attività a sostegno della digitalizzazione attraverso il riconoscimento di crediti d’imposta.
L’agevolazione sopra descritta è articolata nei seguenti sub-investimenti:
Per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato: il Credito d’imposta per i beni strumentali materiali 4.0 di cui all’allegato A alla L. 232/2016; il Credito d’imposta per beni immateriali 4.0 di cui all’allegato B alla L. 232/2016;il Credito d’imposta per beni immateriali non inclusi nell’allegato B alla L. 232/2016;
Per sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, Design e ideazione estetica: il Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica;
Per sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0: il Credito d’imposta per attività di formazione.
Una seconda agevolazione promossa dal governo è il Bando MISE “Digital Transformation”.
Questo bando ha l’obiettivo di sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle MPMI attraverso la realizzazione di progetti diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.
Le agevolazioni sono concesse sulla base di una percentuale delle spese ammissibili (che devono essere comprese tra 50.000 e 500.000 euro) pari al 50%, di cui 10 % sotto forma di contributo e 40 % come finanziamento agevolato.
Agevolazioni delle Camere di Commercio
Le singole Camere di Commercio propongono ciclicamente i “Voucher digitali 4.0” che prevedono contributi a fondo perduto per consulenza, formazione e acquisto di beni e servizi strumentali finalizzati all’introduzione di tecnologie in ambito Impresa 4.0.
L’importo di tali voucher può variare in base alla singola Camera di Commercio. Ad esempio a Roma si può arrivare fino ad un importo di 10.000€ di fondo perduto su un progetto di circa 14.000€.
A tal proposito, la Regione Lazio attiverà a breve un voucher per supportare le imprese nell’adozione di interventi di digitalizzazione dei processi aziendali attraverso l’utilizzo di servizi e di soluzioni ICT che consentano di migliorare l’efficienza e modernizzare l’organizzazione aziendale nei seguenti ambiti:
Digital Commerce & MarketingCyber Security;
Cloud Computing
Digital Workplace
Sarà inoltre ammissibile il servizio di diagnosi digitale.
Il supporto di MiFinanzio all’innovazione digitale
Ogni agevolazione prevede specifici requisiti di ammissibilità da verificare prima di presentare la domanda di ammissione.
Tuttavia, non risulta sempre agevole comprendere tali requisiti e senza i quali è impossibile ottenere i contributi messi a disposizione dal governo e dalle regioni.
Per questo, noi di MiFinanzio supportiamo pmi e startup nella redazione di tutti i documenti necessari per accedere ai contributi e forniamo una pre-valutazione dei requisiti per valutare le soluzioni più idonee alle vostre esigenze.
Inoltre, il nostro team multidisciplinare sarà in grado di fornirvi una consulenza personalizzata per raggiungere i vostri obiettivi di crescita.
Non perdete l’occasione di trasformare le vostre idee in realtà!